Il comparto industriale cosmetico italiano torna a crescere, nonostante le tensioni geopolitiche e i rincari energetici.

Le stime di fine anno 2022 mostrano come il settore della cosmesi sorpassa i livelli pre-covid, dimostrando di essere un settore resiliente, con imprese in grado di riorganizzarsi a partire dagli assetti dei portafogli di offerta, i canali di vendita e soprattutto investendo risorse nei processi e tecnologie digitali. Ad oggi, si prevede un aumento dei ricavi di circa 8 punti percentuali rispetto al 2021 – per un valore di circa 12.7 miliardi di euro di fatturato globale.

Rimane alta invece, l’attenzione al contesto economico-politico di forte tensione e instabilità dovuto al conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che pone le aziende del settore e non solo, di fronte a possibili rallentamenti o stop operativi a causa della mancanza o dall’elevato costo delle materie prime che le aziende importano e soprattutto ai rincari del costo dell’energia, dove nella seconda metà dell’anno si è assistito ad una andamento altalenante del prezzo dell’energia ed ora si guarda alle dinamiche del 2023.

Nell’outlook, tratto dal più ampio report  “Cosmesi. Italia, Europa, Mondo. Edizione aggiornata ad ottobre 2022“, edito da 24Ore Ricerche e Studi, Strategic ha delineato l’analisi di scenario e analizzato i diversi trend del settore. In più due focus interessanti:

• Cybersecurity a fronte della trasformazione digitale in atto, le imprese (anche quelle del settore cosmesi) hanno la necessità di dotarsi di sistemi di protezione delle informazioni sempre più sicuri.

• Diversity e Inclusion: anche le aziende del manufatturiero stanno adesso prestando molta attenzione a queste tematiche andando ad identificare le aree di intervento per supportare l’empowerment femminile, come ad esempio l’adozione della Certificazione di parità di genere.